lunedì 16 luglio 2018

BENVENUTO , CR7 !




E’ il 3 aprile. Minuto 19 del secondo tempo di Juventus-Real Madrid, andata dei quarti di finale di Champions League. Arriva un pallone in area bianconera, dalla destra. In mezzo all’area, come sempre, c’è Cristiano Ronaldo.

Quello che accade nei secondi successivi è qualcosa che si fissa nella mente di chi è allo stadio, di chi sta seguendo la partita in televisione, o anche solamente di chi avrà modo di osservarne i riflessi filmati. Quella sforbiciata, in volo. Quell’attimo sospeso

Quel pallone, scagliato in rete con precisione e potenza. Quel momento di silenzio di un stadio intero, che poi, in pochi secondi, si trasforma in un lunghissimo applauso per quello che sarà proclamato come il gol più bello della scorsa edizione del torneo, ma che entra di diritto anche nella storia della Champions League.

E poi il ringraziamento di Cristiano, visibilmente colpito da quell’applauso.

Un’ovazione che, da ora in poi, è quella del suo pubblico, dei suoi tifosi. Già. Perché Ronaldo è bianconero.

Quello di Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro, nato a Funchal, Portogallo, il 5 febbraio 1985 è il curriculum sportivo di uno dei più grandi giocatori del mondo, di quello che, già ora, è uno dei più grandi campioni della storia del calcio. Sono tre le squadre in cui ha militato in carriera: lo Sporting CP, che ne ha segnato l’esordio fra i professionisti nel 2002/2003, il Manchester United, in cui ha militato per sei stagioni, e il Real Madrid, suo club di appartenenza dal 2009.

Ronaldo, finora, ha letteralmente riscritto una parte dei libri di storia del calcio: al Real Madrid ha messo insieme più gol (450) che presenze (438), cifra che ne fa ilmiglior marcatore di tutti i tempi per i Blancos. Il dato si conferma anche in Champions League, competizione nella quale il numero 7 ha segnato 105 reti in 101 partite con il Real, numero di gol che sale a 120 se si considera anche la carriera con lo United, e che anche in questo caso è un record: semplicemente, Ronaldo è il miglior marcatore di sempre della Champions, e detiene anche i tre record stagionali, con 17 gol nel 2013/14, 16 nel 2015/16, 15 nel 2017/18. 21 delle 32 squadre che hanno partecipato alla fase a gironi nell’ultima Champions League hanno segnato meno reti nella loro storia della competizione rispetto al campione neo bianconero.

E poi, il palmarès: Ronaldo ha vinto, in carriera, 5 campionati nazionali, 5 coppe nazionali, 5 Champions League, 4 Mondiali per club, 2 Supercoppe Europee, 2 Supercoppe nazionali, 5 volte ha alzato il Pallone d’Oro.

Spostando lo sguardo sulla Nazionale portoghese, sono 85 i gol che ha segnato finora, più di ogni altro giocatore europeo con la sua Selezione: gli ultimi 4 sono arrivati nel Mondiale di Russia, in cui Ronaldo ha anche messo a segno la suacinquantunesima tripletta in carriera, laureandosi anche il primo giocatore della storia ad andare in gol consecutivamente in otto grandi competizioni internazionali per Nazioni. Una di queste, l’Europeo 2016 conquistato proprio dal Portogallo, porta ovviamente anche la sua firma.

Questi i numeri di un giocatore che ha scrittoscrive e scriverà la storia del calcio, e da oggi della Juventus. Se quella sera eravate all’Allianz Stadium, e lo avete applaudito a lungo per la sua rovesciata, preparatevi a continuare a farlo, per i prossimi quattro anni.

Perché Cristiano giocherà all’Allianz Stadium, e non lo farà da avversario.
Perché l’Allianz Stadium è la sua nuova casa.