Cari amici juventini,
purtroppo la nostra amata Vecchia Signora sta passando un momento piuttosto delicato, e sembra che non finisca mai. Questo momento coincide pure con un momento d'oro delle nostre antagoniste di sempre, fra le quali la "odiata" (in termini sportivi) Inter. Fattore che rende sicuramente un po' più amaro il tutto. Chissà come mai la Juve fa così fatica a riprendersi? Probabilmente anche perché non ci siamo mai passati da un periodo così, a differenza di altre squadre che avevano fatto dell'instabilità e della mancanza di risultati un'abitudine. Nemmeno l'onta della serie B ci aveva abbattuto, e come solo la Juve poteva fare, in poco tempo eccoci di nuovo ai vertici del calcio italiano. Ora non basta, qualcosa nell'ingranaggio si è inceppato, e ci vorrà un po' di tempo ancora per riprendersi dallo schiaffo.
In contemporanea a questo momento delicato dal punto di vista di risultati sportivi, anche dal punto di vista più generale del tifo le cose non vanno bene. Il calcio italiano è malato è ha un sacco di problemi. È confrontandoci con questi problemi che percepiamo, come Juventus Club ufficialmente riconosciuto (vedi anche il nuovo libro ufficiale Universo Juve, in edicola), che emergono le difficoltà crescenti dell'essere tifosi. In questo momento in Italia, i padroni del calcio stanno scegliendo autonomamente e senza confronto col tifo organizzato, cosa sia bene e cosa sia male. Il coltello dalla parte del manico, non lo hanno nemmeno le società di calcio, bensì sempre più chi porta il denaro, i Signori Moratti e Berlusconi, e ancor peggio le televisioni! Televisioni che hanno avuto il pregio di portare in casa della gente il gioco più bello del mondo, allontanando allo stesso tempo la gente dal mondo del calcio passionale, quello che si vive allo stadio. È così che non frega a nessuno se Juventus-Inter venga giocata il 5 dicembre, un sabato sera alle 20.45, oppure un Juventus-Milan trovi sbocco in una gelida serata il 10 gennaio, di domenica sera alle 20.45. La gente se ne sta a casa dunque, al caldo e comoda, e poco importa se le partite sono brutte e lente, bloccate dal freddo, se Diego da Cunha Ribas deve giocare con la calzamaglia o se ogni partita si fan male 3 giocatori, tanto SKY TV incassa, e chissenefrega!
Se poi ti vuoi organizzare e crei un club di 60 persone in una valle come Poschiavo, non pensare che avrai la vita più facile. Biglietti per le partite clou, rari più dell'acqua nel deserto (per fortuna abbiam 4 abbonamenti di curva per il campionato). Vicinanza coi giocatori, guai, potrebbero contagiarci di qualche strana malattia (una volta chiamata passione, oggi "distrazione per i giocatori"). Insomma un bel casino...
Allora niente, si fa quel che si può. Ci si organizza per esempio per andare una domenica pomeriggio con i soci del club, di febbraio, per un Juve-Palermo, che almeno un po' di fascino può destarla come partita. Ma niente, nemmeno qui funziona, l'hanno spostata alle 20.30, probabilmente per esigenze televisive.
E allora, così no, non va. Sciopero totale di attività dello JCValposchiavo. Almeno finché torna il caldo, almeno finché torna anche qualche risultato della Vecchia Signora che ci motiverà a lottare nuovamente un po' in difesa della nostra passione, contro quelli che ce la vogliono far passare.
un saluto per ora, a presto.
coordinamento JCVP